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Santuario della Madonna della Carità
Le notizie sono tratte dal libro "Il Santuario della Madonna della
Carità" di Pasquale Moschiano
La leggenda della pastorella:
La tradizione popolare tramandata in paese vuole così.
In un giorno molto lontano, non definito, una ragazza del paese,
figlia di pastori condusse le sue pecore al pascolo in collina. Quivi
giunta, si fermò sulla piana del colle, ed immersa in chissà quali
pensieri si godeva forse il paesaggio della valle. 0 forse intesseva
cestelli di vimini mentre le pecore, coi musi affondati nell'erba,
brucavano placidamente. Ad una certa ora, dopo che queste ebbero
pascolato abbastanza, la pastorella decise di adunare il gregge e di
tornare in paese. Ma per quanto gli ovini siano animali docili ed
obbedienti, ce n'è sempre qualcuno che fa eccezione alla regola. Un
agnello infatti, ripetutamente chiamato dalla ragazza, se ne andava
saltellando di balzo in balzo come per fare dispetto alla sua padrona la
quale prese a rincorrerlo col vincastro, in mezzo ai cespugli.
Qui avvenne l'imprevisto. La pastorella arrestò improvvisamente
la sua corsa. Qualcosa l'aveva attratta. Dimenticò l'agnello e tutte le
pecore quando vide comparire innanzi, nel folto del bosco, una donna
amabile e bella sul cui volto c'era tanta dolcezza e carità e tanta luce
da impressionarla e sbalordirla non poco. S'era appena riavuta, la
pastorella, da questa improvvisa apparizione, allorchè la signora volle
anche parlarle; le disse di recarsi in paese e di riferire al parroco
quanto aveva visto ed udito. Aggiunse che là, in quel punto si dovesse
edificare un tempio e dedicarlo alla Madonna.
La ragazza, presa così alla sprovvista, tremante, commossa, ed
anche sussultante di gioia, radunò il gregge e corse a Moschiano per
eseguire l'eccezionale incarico. La tradizione vuole ancora che al punto
dell'apparizione venisse trovata, qualche giorno dopo, una statua della
Madonna e che il parroco, processionalmente, alla testa del popolo, si
fosse recato a venerare l'immagine che fu poi portata nella chiesa di
Moschiano per essere lì venerata.
Ma la fantasia del popolo non si arresta qui. Si narra ancora che
questa statua, scomparsa dalla chiesa, fosse stata poi ritrovata al suo
posto sulla collina. L'avvenimento fu interpretato come volontà della
Madonna fosse quella d'essere venerata lassù. Questo è quanto il popolo
di Moschiano generalmente crede per secolare tradizione.
Nulla però vogliamo tralasciare. Riferiamo perciò ancora un'altra
opinione popolare ricavata dalla copia d'una relazione redatta dal
parroco don Giuseppe Dalia il 3 maggio 1868. Questi, ottemperando alla
richiesta d'una circolare curiale sul numero delle anime della
parrocchia di S. Bartolomeo e sulle rendite effettive della chiesa
parrocchiale e della Carità, in riferimento a quest'ultima scrive così:
« ove si onora Maria SS. della Carità ritrovata su di una pietra non
molto lungi da essa chiesa ». E' probabile che il parroco si riferisse
alla cappelluccia,
ormai un rudere, in cui si nota un gran sasso incavato in alto, a forma
d'un rudimentale sedile sul quale la credenza popolare vuole che vi sia
stata trovata seduta la Madonna. |